11 settembre 2007

Concludendo


E siamo giunti alla conclusione di questo blog...
Ci dispiace molto salutarvi, ma come tutte le cose belle prima o poi sono destinate a finire.
Ma prima di lasciarci, per rivederci, chi lo sa, in una successiva occasione, vi postiamo la classifica dei FILM MOSTRI, ovvero il peggio dalla Mostra, e dei FILM MOSTRA, il meglio...

Film MOSTRA
1. 12 di N. Milkhakov
2. It's a free world di K. Loach
3. Non pensarci di G. Zanasi
4. Man from Plains di J. Demme
5. La ragazza del lago di E. Molaioli
6. Cargo 200 di A. Balabanov
7. Speed of Life di E. Ratkin

Film MOSTRO
1. Takashi Sukiyaki Western Django di M. Takashi

2. Freischwimmer di A. Kleinert
3. The Nines di J. August
4. Kantoku Banzai! di T. Kitano

Film RIVELAZIONE
Searchers 2.0 di A. Cox

Film DELUSIONE

The Darjeeling Limited di W. Anderson

MIGLIORE INTERPRETE PRINCIPALE (maschile)
il cast di 12

MIGLIORE INTERPRETE PRINCIPALE (femminile)
Kierston Wareing di It's a free world

Ed inoltre vi inseriamo una lista dei Western all'italiana che vi consigliamo di vedere:

1. Il ritorno di Ringo (1965) di Duccio Tessari
2. Django (1965) - Uncut - di Sergio Corbucci
3. La resa dei conti (1966) di Sergio Sollima

4. Un fiume di dollari (1966) di Carlo Lizzani
5. Vamos a matar companeros (1970) di Sergio Corbucci
6. La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971) di Pasquale Squitieri
7. Keoma (1976) di Enzo G. Castellari

... quelli TRASH:
Ringo del Nebraska (1965) di Mario Bava e Antonio Román


Vogliamo inoltre invitarvi, per chi non lo avesse ancora fatto, ad iscrivervi al Forum di Settimo Binario all'indirizzo internet settimobinario.forumfree.net, per discutere di cinema, fotografia, letteratura e teatro ecc.
Rimanete inoltre in contatto con il sito dell'associazione www.settimobinario.it per ricevere ulteriori info sulle nostre attività.
Vi lasciamo con gli scatti migliori di quest'anno!
A presto

Andrea e Filippo















...non ci siamo dimenticati del quiz che vi abbiamo fatto l'ultimo giorno...
la persona misteriosa è Darione!
guardate un po'...



10 settembre 2007

Appunti sparsi dalla mostra


Anche a Mostra conclusa, il nostro blog continua ad essere riempito di contenuti.
Ci troviamo comunque alle battute conclusive di questa esperienza.
Oggi vi scrivo per inserire qualche riflessione sull'edizione di quest'anno che mi è venuta in mente durante le giornate in mostra...

Organizzazione generale
La Mostra quest'anno ha avuto un'organizzazione ordinata e senza troppi controlli "terroristici".
Non abbiamo trovato alcuna coda quando siamo andati a ritirare l'accredito e il personale si è distinto comunque per la gentilezza.
Il programma dei film si è dimostrato ricco (anche troppo) e all'altezza delle aspettative.
L'unico punto a sfavore della Mostra riguarda le sale e i biglietti. Troppo poche, troppo piccole le prime (se poi si pensa alla struttura da baraccopoli che fa da coesione tra i vari palazzi ci si mette le mani nei capelli), troppo costosi e con distribuzione anomala i secondi.

Atmosfera
Con una scenografia imponente e divi importanti, l'atmosfera al Lido è stata suggestiva e unica. Ci si è messo anche il tempo a dire la sua con delle basse temperature e temporali autunnali.

Sezioni
Con dei buoni prodotti sia dal punto di vista della qualità e dell'originalità le varie sezioni hanno dato vita un programma interessante. Non sono mancati i prodotti mediocri, ma anche questo fa cinema e mostra.

Tema 64. edizione
La guerra e i conflitti sociali sono stati i temi portanti delle varie sezioni di questa edizione. Peccato che la maggior parte dei film fossero drammatici. Si può ridere anche riflettendo (12 di Mikhalkov per fortuna ne è stato un esempio, coordinando in modo esemplare i vari registri drammaturgici).

Retrospettive
Forse troppe (Kluge, Boetticher, Spaghetti Western) hanno rischiato più volte di sovrapporsi ed essere presentate ad orari notturni (vedi Boetticher). Considerando, che al di là del concorso, sono proprio queste ad essere il valore dell'accredito. Andrebbero per questo coordinate meglio, pensando di più al pubblico.

Spaghetti western
Una piacevole sorpresa è stato riscoprire questo genere italiano. La marcia in più sono state le presentazioni prima dei film con la presenza degli autori.

Settimo Binario
Con l'ennesima partecipazione al VFM, l'associazione si è dimostrata produttiva e originale. Poi con la partecipazione di due inviati molto speciali come spettatori accreditati, Settimo Binario ha dato veramente il suo contributo a questa edizione della Mostra. Avanti così!


La foto posta all'inizio ritrae il nostro addetto stampa in uno dei suoi momenti di meditazione....


9 settembre 2007

Riconoscimenti

La cerimonia di consegna dei Premi collaterali della 64. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ha avuto luogo sabato 8 settembre, alle ore 15.00 in Sala Perla.


Premio FIPRESCI

miglior film Venezia 64 a La Graine et le mulet di Abdellatif Kechiche

miglior film Orizzonti e Settimana Internazionale della Critica a Jimmy Carter Man From Plains di Jonathan Demme


Premio SIGNIS

a In the Valley of Elah di Paul Haggis

menzione speciale a It’s a Free World… di Ken Loach

menzione speciale a La Graine et le mulet di Abdellatif Kechiche


Premio Doc/it – Provincia Autonoma di Trento

a L’Aimée di Arnaud Desplechin

menzione speciale a Il passaggio della linea di Pietro Marcello


Premio Settimana Internazionale della Critica

a Zui yaoyuan de juli (The Most Distant Course) di Lin Jingjie


Premio Isvema per un film opera prima o seconda

a La ragazza del lago di Andrea Molaioli


Premio Label Europa Cinemas - Giornate degli Autori 2007

a Tricks (Sztuczki) di Andrzej Jakimowski


Premio Francesco Pasinetti (SNGCI)

miglior film a Non pensarci di Gianni Zanasi

menzione speciale a Valzer di Salvatore Maira

miglior protagonista maschile Toni Servillo – La ragazza del lago di Andrea Molaioli

miglior protagonista femminile Valeria Solarino – Valzer di Salvatore Maira


Prix du Forum Cinéma et Littérature

a Atonement di Joe Wright


Premio Brian

Le ragioni dell'aragosta di Sabina Guzzanti


Premio Queer Lion

a The Speed of Life di Ed Radtke

menzione speciale a Sleuth di Kenneth Branagh


Premio Arca Cinemagiovani

miglior film Venezia 64 a La Graine et le mulet di Abdellatif Kechiche

miglior film italiano a Non pensarci di Gianni Zanasi

premio “Altre Visioni” a Sous les bombes di Philippe Aractingi


Premio Biografilm Award

a Jimmy Carter Man From Plains di Jonathan Demme

menzione speciale a Il passaggio della linea di Pietro Marcello


Premio Leoncino d'oro 2007

a The Darjeeling Limited di Wes Anderson

segnalazione Cinema for UNICEF a Redacted di Brian De Palma

Premio C.I.C.T. UNESCO Enrico Fulchignoni

a “Marocco Cinema Breve” di Autori Vari


Premio Cinema D'Essai CICAE

a Geomen tangyi sonyeo oi (With the Girl of Black Soil) di Jeon Soo-il


Cinemavvenire

miglior film in concorso a I’m not There di Todd Haynes

premio “Il cerchio non è rotondo. Cinema per la pace e la ricchezza della diversità” a La zona di Rodrigo Plà


Premio EIUC Human Rights Film Award

ex-aequo a It’s a Free World… di Ken Loach e Sous les bombes di Philippe Aractingi


Premio FEDIC

a Non pensarci di Gianni Zanasi


Premio Fondazione Mimmo Rotella

per un film che riveli un saldo legame con le arti figurative

a Nightwatching di Peter Greenaway


Premio Future Film Festival Digital Award

a Redacted di Brian De Palma


Premio Human Rights Film Network Award

a Jimmy Carter Man From Plains di Jonathan Demme

menzione speciale a Redacted di Brian De Palma

menzione speciale a It’s a Free World… di Ken Loach


Premio Nazareno Taddei

a La Graine et le mulet di Abdellatif Kechiche


Premio Lanterna Magica (Cgs)

a Tricks (Sztuczki) di Andrzej Jakimowski


Premio La Navicella – Venezia Cinema

a La Graine et le mulet di Abdellatif Kechiche


Premio Bastone Bianco (Filmcritica)

a La Fille coupée en deux di Claude Chabrol


Premio Lina Mangiacapre

a Geomen tangyi sonyeo oi (With the Girl of Black Soil) di Jeon Soo-il


Premio Open 2007

a Nightwatching di Peter Greenaway

I vincitori

Ecco il vincitori dei premi ufficiali della 64. Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia:

VENEZIA 64

La Giuria Venezia 64 della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presieduta da Zhang Yimou e composta da Catherine Breillat, Jane Campion, Emanuele Crialese, Alejandro González Iñárritu, Ferzan Ozpetek e Paul Verhoeven, dopo aver visionato tutti i ventitre film in concorso, ha deciso di assegnare i seguenti premi:


LEONE D’ORO per il miglior film a:

SE, JIE (LUST, CAUTION) di Ang LEE (Usa/Cina/Cina, Taiwan)


LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a:

Brian DE PALMA per il film: REDACTED (Usa)


PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a (ex aequo):

LA GRAINE ET LE MULET di Abdellatif KECHICHE (Francia)

I’M NOT THERE di Todd HAYNES (Usa)


COPPA VOLPI

per la migliore interpretazione maschile a:

Brad PITT nel film THE ASSASSINATION OF JESSE JAMES BY THE COWARD ROBERT FORD di Andrew DOMINIK (Usa)

COPPA VOLPI

per la migliore interpretazione femminile a:

Cate BLANCHETT nel film I’M NOT THERE di Todd HAYNES (Usa)


PREMIO MARCELLO MASTROIANNI

a un giovane attore o attrice emergente a:

Hafsia HERZI nel film LA GRAINE ET LE MULET di Abdellatif KECHICHE (Francia)


OSELLA

per la migliore fotografia a:

Rodrigo PRIETO direttore della fotografia del film SE, JIE (LUST, CAUTION) di Ang LEE (Usa/Cina/Cina, Taiwan)

OSELLA

per la migliore sceneggiatura a:

Paul LAVERTY del film IT’S A FREE WORLD… di Ken LOACH

(Gran Bretagna/Italia/Germania/Spagna)


LEONE SPECIALE per l’insieme dell’opera a:

Nikita MIKHALKOV

Per la giuria è stato un piacere riconoscere la straordinaria capacità di Nikita Mikhalkov sempre presente in tutta la sua opera. Il suo nuovo film ancora una volta conferma la sua maestria nell’esplorare e rivelarci con grande umanità e emozione la complessità dell’esistenza.


ORIZZONTI

La Giuria Orizzonti della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, composta da Gregg Araki (Presidente), Hala Alabdalla Yakoub, Giorgia Fiorio, Ulrich Gregor e Frederick Wiseman, ha deliberato all’unanimità di assegnare i seguenti premi:

PREMIO ORIZZONTI a:

SÜGISBALL (AUTUMN BALL) di Veiko ÕUNPUU (Estonia)

Il premio di Orizzonti è sostenuto da Fondation Groupama Gan pour le Cinéma con un premio in denaro di 20.000 Euro.


PREMIO ORIZZONTI DOC:

WUYONG (USELESS) di Jia ZHANGKE (Cina)

MENZIONE SPECIALE:

KAGADANAN SA BANWAAN NING MGA ENGKANTO (DEATH IN THE LAND OF ENCANTOS) di Lav DIAZ (Filippine)


LEONE DEL FUTURO

PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS”

La Giuria Venezia Opera Prima della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, composta da Bill Mechanic (Presidente), Randa Chahal Sabbag, Rupert Everett, Liu Jie e Valeria Solarino, ha deliberato all’unanimità di assegnare il

LEONE DEL FUTURO - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” a:

LA ZONA di Rodrigo PLÁ (Giornate degli autori-Venice Days, Spagna/Messico)

Aurelio De Laurentiis e Filmauro assegnano un premio in denaro di 100.000 USD, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore. Al regista andrà inoltre un buono di 40.000 Euro da spendere in pellicola offerto da Kodak.


CORTO CORTISSIMO

La Giuria Corto Cortissimo della 64. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, composta da François-Jacques Ossang (Presidente), Yasmine Kassari, Roberto Perpignani, ha deliberato all’unanimità di assegnare i seguenti premi:

Leone d’Argento per il miglior cortometraggio a:

DOG ALTOGETHER di Paddy CONSIDINE (Gran Bretagna)


Menzione Speciale
a:

LIUDI IZ KAMNYA (STONE PEOPLE) di Leonid RYBAKOV (Federazione Russa) per la metafora scherzosa e radicale di una realtà conosciuta


PRIX UIP a:

ALUMBRAMIENTO di Eduardo CHAPERO-JACKSON (Spagna)

8 settembre 2007

Gran finale

Nell'ultimo giorno della mostra la sveglia è suonata per noi molto presto. Alle 8.30 eravamo già in sala per vedere 12 di Nikita Mikhalkov, il penultimo film in concorso nella sezione principale.

Remake della pellicola La parola ai giurati (1957) di Sidney Lumet, il film del regista Mikhalkov, già Leone d'Oro nel 1991 con il film Urga, possiede dei punti di convergenza con l'originale solo nell'idea, come ha affermato lo stesso regista in conferenza stampa: dodici giurati devono decidere se condannare in prigione un giovane accusato dell'uccisione del padre (nel caso del remake è adottivo). La situazione si svolge in questo caso in Russia ai nostri giorni e l'accusato è un ragazzo ceceno.
Come ha affermato il regista, la pellicola è una parabola sulla Russia odierna oltre che una profonda riflessione sulla condizione dell'uomo contemporaneo. Sono 153 minuti di intenso e grande Cinema (proprio con la maiuscola), che confermano pienamente il talento e la professionalità eclettica di Mikhalkov.
Inoltre il pregio del film, rispetto all'originale, è quello di non cadere nella semplice (noiosa) rappresentazione teatrale filmata: qui Mikhalkov, attraverso l'uso di espedienti narrativi (flash-back) e tecnici cinematografici (splendido il
montaggio), costruisce un'opera solida e attenta, che sarà capace di coinvolgere il grande pubblico (se ben distribuita) come i film americani.

Ennesimo ritorno al passato per la seconda pellicola della giornata: The iron horse (1924) di John Ford. Il film restaurato con la colonna sonora riarrangiata e rimasterizzata presso gli studi della Capitol Records di Los Angeles, è western che, prendendo spunto da un importante avvenimento storico, come la costruzione della ferrovia che collega l'est e l'ovest degli Stati Uniti d'America (fine 1800), racconta i conflitti tra indiani e "uomini bianchi". Splendide carrellate, scenari affascinanti e spettacolari, duelli avvincenti riempiono questo pezzo di storia del cinema. Un emozione ammirarlo con il grande schermo.

Gli ultimi film della mostra, mentre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema si stava volgendo la premiazione finale, sono stati due modesti western all'italiana: Una lunga fila di croci (1968) di Sergio Garrone e Ringo del Nebraska (1965) dell'accoppiata Mario Bava e Antonio Romàn. Quest'ultimo vi consigliamo di reperirlo e di vederlo in compagnia perchè è veramente esilarante, un vero trash.

Per concludere in bellezza, anche oggi siamo stati raggiunti da un ospite d'eccezione durante il film di Ford...indovinate chi è?


Ah dimenticavo, che c'è stato anche tempo di vedere il film di chiusura della sezione Orizzonti: Médée Miracle di Tonino De Bernardi, con Isabelle Huppert, Tommaso Ragno e Giulietta De Bernardi. Un film costruito sulla collaborazione Francia-Italia è una rivisitazione del mito di Medea in chiave contemporanea. Un'opera indipendente che lascia molto a desiderare dal punto di vista registico: è più un teatro filmato che un film. Da segnalare la buona prova (fondamentale per il film) dell'attrice francese pluripremiata, Isabelle Huppert, capace di incarnare intensamente la parte di Medea.

7 settembre 2007

Spunti finali

Mentre la mondanità veneziana sta esaurendo, ci stiamo godendo gli ultimi film di questa edizione.
Oggi è stata una giornata azzeccata nella scelta dei film.

Abbiamo iniziato questa mattina con un buon documentario su Jimmy Carter, intitolato Man From Plains, del regista americano, premio Oscar per Il Silenzio degli innocenti, Jonathan Demme. Il film si sviluppa attorno alla giornata tipo dell’ex presidente degli Stati Uniti alle prese con la promozione del suo libro Palestine. Peace not Apartheid.
Un'opera questa interessante e attuale per la tematica, che fa riflettere e che vi consigliamo dunque di andare a vedere.
Il documentario è stato ben accolto in sala, anche se il pubblico alle 11 di mattina non era molto (del resto il precedente buon documentario di Demme, The Agronomist, presentato a Venezia nel 2003, era passato quasi inosservato!).
Video per vedere!




Nel primo pomeriggio è stato il momento di Año Uña di Jonas Cuaron (figlio del regista Alfonso Cuaron, che conoscete per Harry Potter e il prigioniero di Azkaban), un'opera costruita attraverso immagini fotografiche che narrano la storia d'amore tra un adolescente e una maggiorenne. Un film che a lungo andare sembra un fotoromanzo più che cinema.


Non pensarci di Gianni Zanasi è stata la piacevole sorpresa italiana della giornata. Uno dei buoni film italiani presentati qui a Venezia quest'anno, una commedia ben costruita e diretta con freschezza e chiarezza da Zanasi.
Stefano è un trentaseienne musicista che, dopo un periodo di insoddisfazione professionale, decide di tornare a casa dai propri cari. Questo rientro gli farà scoprire alcuni problemi famigliari, che ignorava, e il significato della propria vita...
Un Mastandrea in stato di grazia!
Consigliato spassionatamente!

6 settembre 2007

Facendo i primi bilanci

E siamo ai primi bilanci dalla 64. Mostra del Cinema di Venezia...
Chi sarà il vincitore della sezione concorso? Quali i film più brutti e quelli più belli ed indimenticabili? A questi quesiti risponderemo domani quando tutti film saranno stati presentati.
Per oggi vi diciamo che abbiamo visto sicuramente il film più ORRIBILE presente a Venezia, nella sezione Giornate degli autori: F
reischwimmer di Andreas Kleinert.
Una commedia-noir trash veramente ridicola ed inutile, persino noiosa per metà. Condita inoltre di scene di violenza gratuite e quasi senza senso. La trama è semplice: dopo una gara di immersione, un ragazzo viene ucciso da un bignè (tedesco) avvelenato, ma nessuno sa chi sia stato ad ucciderlo... Freischwimmer è infatti il nome del panificio del paese nel quale è stato comprato il bignè.

Tralasciando il trash, abbiamo inoltre guardato l'ultimo film della Settimana della Critica: Otryv di Aleksandr Mindadze, un'inquietante storia di fantasmi e morte, curiosa e ben girata, forse soltanto un po' presuntuosa (molti gli elementi comuni al cinema di Tarkovsky). Sicuramente però uno dei film migliori della Settimana della Critica.


Abbiamo inoltre apprezzato nella sezione Orizzonti il suggestivo e profondo documentario di Pietro Marcello, Il passaggio della linea: una riflessione sul treno come stile e necessità per vivere.
Abbiamo inoltre avuto la possibilità di ricevere ospiti anche oggi...ecco qualche foto della persone che abbiamo incontrato durante un doveroso ristoro.









A domani!
Notte!
Filippo


5 settembre 2007

Tutti pazzi per Johnny!


Non potevamo titolare in maniera differente la giornata di oggi...
La consegna del Leone d'Oro alla carriera a Tim Burton è persino passata in secondo piano alla presenza di quella bellezza maledetta quale è Johnny Depp.
Passerella in completo delirio per l'attore...



La gente aveva manifestato trepidazione per l'evento già dal primo mattino (8.30), quando gruppi di ragazze affollavano le transenne di fronte alla passerella munite di foto di Johnny, zaini ed ombrellini, necessari quest'ultimi per ripararsi dal sole tutto il giorno.
Anche i fan di Tim Burton non sono stati da meno: alcune persone (dopo le 10 di mattina, quando i biglietti per lo spettacolo erano già esauriti) erano alla disperata ricerca di ingressi (al modesto prezzo di 40 euro) per l'ambita ed esclusiva serata.
C'è qualcuno che si è anche divertito nell'attesa per fare qualche simpatico ritratto del regista americano e dei suoi mitici personaggi...


Ma la giornata odierna è stata anche la giornata, soprattutto la giornata della presentazione del cortometraggio di animazione prodotto da Settimo Binario, intitolato La farfalla Violetta.
E' giunto a Lido per l'occasione anche l'addetto stampa dell'associazione, il mitico Sebastiano...


...che qui sopra vedrete ritratto in compagnia del Leone d'Oro, che è stato consegnato a Tim Burton.
Nella giornata odierna ci sono venuti a far visita molti altri ospiti...
ecco una raccolta della foto più interessanti!





















Per non venire meno al compito di "inviati d'eccezione" c'è da segnalare l'inizio della competizione della sezione Corto Cortissimo dedicata ai cortometraggi internazionali. Vi terremo aggiornati sui prodotti da segnalarvi e i vincitori...
a presto!

4 settembre 2007

Ricordando Michelangelo

Oggi pomeriggio presso la sala Perla del Casinò si è tenuto un omaggio, composto da 3 cortometraggi (N.U. Nettezza Urbana del 1948, Vertigine del 1950 e Lo sguardo di Michelangelo del 2004) a Michelangelo Antonioni. Presenti in sala la moglie Enrica Fico, il direttore della mostra Marco Mueller e stretti collaboratori del regista scomparso lo scorso 30 luglio.



E' stata inoltre un'occasione per consegnare simbolicamente il premio SIAE al regista ferrarese...




Nello stesso pomeriggio è stato dedicato un omaggio a Alberto Grifi, pioniere del cinema sperimentale italiano scomparso lo scorso 22 aprile, con la proiezione dell'ultima sua opera Autoritratto Auschwitz/L'occhio è per così dire l'evoluzione biologica di una lagrima (1965-68/2007).

Parlando di Settimo Binario...



Domani alle ore 12.00 presso lo stand della Venice Film Commission (all'interno del Casinò, vicino al bar) si terrà la conferenza stampa del corto di animazione La farfalla Violetta, per la regia di Silvia Colognato. Nel pomeriggio (a partire dalle ore 15.00) il cortometraggio verrà proiettato presso il cinema Astra di Lido di Venezia.


Questo cortometraggio è stato realizzato da una classe terza elementare di Cappella (Ve) come progetto audiovisivo nell'ambito della "Rete per la promozione didattica e la cultura dell'audiovisivo", costituita dall'associazione Settimo Binario, dagli Istituti Comprensivi "G.C.Parolari" di Zelarino, "A. Martini" di Peseggia e "Fucini" di Favaro Veneto e dal Comune di Scorzè. Alla conferenza e alla proiezione prenderanno parte i bambini coinvolti nel progetto, alcune insegnanti e alcuni rappresentanti di Settimo Binario.

La farfalla Violetta è una co-produzione e della nostra associazione, che per l'ennesima volta è presente alla Mostra del Cinema di Venezia con un suo lavoro!
Nel 2004 è stata presentata La Borsa Rossa, ovvero il corto che ci ha fatti conoscere! Nel 2005 è stata la volta di Caro Vadim..., non prodotto direttamente da Settimo Binario, ma supportato da questa e appartenente alla prima edizione de "il cinemino"; nel 2006 è stata presentata La vita in un diario, cortometraggio vincitore de "il cinemino 2006" e quest'anno è la volta de La farfalla Violetta!
Anche il prossimo anno speriamo di poter presentare una produzione tutta nostra e - come sempre! - di qualità!

Omaggio a Lizzani

Tra le varie retrospettive (il cinema di A. Kluge, i western di B. Boetticher, i primi lavori di M. Antonioni) non poteva mancare un omaggio allo storico regista Carlo Lizzani: Viaggio in corso nel cinema di Carlo Lizzani è il documentario di Francesca Del Sette, presentato a Venezia nelle Giornate degli autori, che ripercorre in modo preciso la lunga carriera artistica e la vita del regista romano. Una testimonianza audiovisiva importante che fino ad ora mancava.
Ma per rendere omaggio a questo autore a Venezia, oltre alla presentazione del suo nuovo film Hotel Meina, ieri vi è stata l'occasione di apprezzare un suo western all'italiana ben girato: Un fiume di soldi (1966).
All'uscita dalla sala è scattato anche il momento autografo come ben documenta la foto...


Nella sezione Settimana della Critica, come già anticipato, abbiamo visto The Nines, film d'esordio del regista John August (sceneggiatore per Tim Burton in Big Fish e La fabbrica di cioccolato): un opera complessa e visionaria che ha la tendenza, ad un prima visione, a lasciare lo spettatore confuso e disorientato. L'idea di fondo è il rapporto tra esistenza umana e ultraterrena, che viene semplicemente espresso attraverso una scala simbolica che va da 1 a 10. Il numero nove è la posizione occupata da gli essere ultraterreni che sono sotto Dio (che è il numero 10). Gli essere umani si trovano al numero 7 sotto i koala, che hanno poteri capaci di controllare il tempo. Una pellicola che appassionerà o semplicemente attirerà (se verrà distribuita in Italia) i fan di Final Destination, Matrix e Donnie Darko!

Il secondo film seguito per la medesima sezione è La ragazza del lago, film italiano d'esordio di Andrea Molaioli tratto dal romanzo Lo sguardo di uno sconosciuto della scrittrice norvegese Karin Fossum. Il mistero di una ragazza uccisa sulla riva del lago è punto d'inizio e di incontro di una serie di esistenze infrante e in crisi: l'ispettore con la moglie malata di Alzheimer, una coppia divisa dal dolore di aver perso un figlio all'età di tre anni, un padre in carrozzella con il figlio ritardato,il ragazzo della vittima che vuole scoprire la verità sull'omicidio della propria ragazza sono alcune delle vicende che si intrecciano grazie a questa vicenda di cronaca quotidiana. Tutto è girato in modo attento e elegante, senza eccessi di emotività ma con un equilibrio dei toni e dei tempi. Il risultato è un buon giallo, che non ha l'obiettivo di sorprendere lo spettatore, ma di farlo pensare e riflettere. Ottimo cast (Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Omero Antonutti), in cui spiccano un solido Toni Servillo e un'eccezionale Anna Bonaiuto.
Notizia produttiva: il film verrà distribuito nelle sale italiane
dalla Medusa dal 14 settembre.

3 settembre 2007

Allora Western all’Italiana…

31 agosto. Nella retrospettiva curata da Marco Giusti (indispensabile per gli appassionati il suo nuovo Dizionario) e Manlio Gomarasca, sono state sparate delle buone cartucce:


La resa dei conti (1966) di Sergio Sollima. Il film, che riprende il titolo del noto brano di Per qualche dollaro in più composto da Morricone, è stato introdotto dallo sceneggiatore Sergio Donati, la penna più veloce del West (ricordiamo tra i tanti C'era una volta il West, Faccia a faccia e Giù la testa)! Molto vivace e pregevole, tra i preferiti di Tarantino, è sostenuto dall’intensa caccia tra il celebre Sentenza, il cattivo Lee Van Cleef e il mitico Tomas Milian. Immancabile la partecipazione del mexicano Fernando Sancho.

Keoma (1976) di Enzo G. Castellari. Film avvincente, estremamente barocco e colmo di cinecitazioni (indubbio l’omaggio ai ralenti del leggendario Sam Peckinpah), ha come protagonista un indimenticabile Franco Nero, eroico ed inesorabile come Rambo del West. Keoma, nome del paladino salvifico (addirittura crocifisso), riprende il titolo di un libro westerniano, che nella lingua dei pellerossa significa libertà.


Vamos a matar, compañeros (1970) di Sergio Corbucci. Film del tutto sessantottesco, notevolmente apprezzato ma privo di originalità, con gli immancabili Tomas Milian, nei panni del peone rivoluzionario e Franco Nero in quelle di un improbabile svedese mercante d'armi. Trascinante il ritornello della canzone di Ennio Morricone: Levantando en aire los sombreros / Vamos a matar, vamos a matar, companeros / Pintaremos de rojosol y cielos / Vamos a matar, vamos a matar, companeros / Hay que ganar moriendo, pistoleros / Vamos a matar, vamos a matar, companeros / Hay que morir venciendo, Franco Nero… irresistibile la battutaccia di El Basco/Milian: “Mortacci tua, vita mea”!