
104 minuti di riflessione sulla crisi d'ispirazione del regista Kitano.
Kitano sperimenta il suo stile con differenti generi cinematografici (gangster movie, melò, cappa e spada, drammatico ecc.) alla continua ricerca di se e della sua ispirazione perduta.
Questa ultima pellicola risulta essere però sconclusionata, incostante, ripetitiva in più punti (vedi le continue gag che a lungo andare risultano essere cabaret e non cinema) lontana dalle geniali prove d'autore/regista di Zatoichi, Hana-bi.
Kitano prende in giro se stesso, il cinema e il pubblico. Ma manca di lucidità e verve originale.
E il pubblico presente in sala applaude!?!
Una domanda mi sorge alla fine del lungometraggio:
Takeshi perchè non fare un film totalmente comico, senza "pipponi" esistenziali e filosofici?

3 commenti:
Kitano in declino.....e piano piano si sta spegnendo....
c'è chi dice che "....ha tentato un opera cubista..."
il problema non è tanto il cubismo, più che altro il tentativo non riuscito...
claudio, c'è mollica che chiede di te, per riuscire a capire come si fa a stroncare un film di un importante autore come Kitano...
gli lasciamo l'email o il tuo contatto blogger?
'Aridatece' el Kitano di Brother, Hana-Bi e Zatoichi! Condivido il commento di Pippo: troppi sketch e poche gag davvero riuscite (in queste però si ride parecchio)! Riprovaci ancora Takeshi e sarà 'gloria al regista'!
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